giovedì 26 luglio 2012

L’otium del ventunesimo secolo

Un documento della Commissione Europea vuole orientare l’insegnamento verso una nuova direzione. Si tratta della flessibilità degli ambienti d’apprendimento (come i social network) che (anche in Italia), in un futuro non troppo lontano, potranno condurre gli apprendenti verso una maggiore autonomia nel loro percorso formativo, attraverso l’uso dei social network. L’istruzione non si incontrerà soltanto nelle scuole e nelle università ma online.
A questo si affiancheranno, naturalmente nuovi metodi e approcci che non sostituiranno l’insegnamento monotematico e tradizionale, ma susciteranno un maggior coinvolgimento degli studenti nella progettazione del proprio apprendimento.
L’uso che gli apprendenti normalmente fanno dei social network interessa prevalentemente gli interessi personali. Se Facebook venisse adattato a scopi didattici, si avrebbe il vantaggio di sfruttare un mezzo noto all’apprendente per le sue potenzialità, e quindi costituirebbe uno stimolo per lo studente, ne susciterebbe la motivazione personale allo studio.
Dunque un mezzo di otium passivo, potrebbe convertirsi in uno strumento di otium letterario.